Decreto Ristori bis: i codici Ateco delle attività che riceveranno i nuovi aiuti
10 Novembre 2020
Il governo ha approvato il nuovo Decreto Ristori bis. L’obiettivo del provvedimento è dare sollievo alle categorie coinvolte dalle misure sempre più restrittive messe in campo per frenare la curva dei contagi da Coronavirus. Così, dopo i 5 miliardi e mezzo del primo decreto, in arrivo ci sarebbero circa 2 miliardi e mezzo da destinare alle nuove attività che si dovranno fermare a livello nazionale. Il Decreto, approvato dal Consiglio dei ministri nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2020, prevede anche la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le attività delle zone rosse.
Tra le novità previste dal provvedimento ci sono anche l’estensione dei contributi a fondo perduto per nuove attività e il rifinanziamento di congedi e bonus baby sitter. Viene riproposto inoltre il bonus affitti per le attività chiuse nelle zone rosse e vengono sospesi i pagamenti relativi all’IVA per il mese di novembre per tutte le attività interessate dalla serrata.
Il nuovo decreto Ristori bis ha inoltre definito interventi atti a potenziare il sistema sanitario con assunzioni a tempo determinato di medici ed infermieri militari e la conferma fino al prossimo 31 dicembre per 300 medici ed infermieri per l’INAIL.
Decreto Ristori bis: contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200%
Con il nuovo decreto Ristori bis, il governo guidato da Giuseppe Conte ha provveduto ad aggiornare la tabella con i codici Ateco delle categorie ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal decreto Ristori 1. Riceveranno dunque contributi al 100% i bus turistici e i trasporti lagunari così come i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i traduttori e i produttori di fuochi d’artificio. Guide alpine, musei, biblioteche, orti botanici e zoo avranno contribuiti del 200%.
La nuova lista di codici Ateco include anche negozi di abbigliamento, ambulanti, gli estetisti e gli altri servizi alla persona compresi chi fa piercing o tatuaggi. Nella lista figurano anche servizi per gli animali, ovvero canili, dogsitter e toelettatura, e le agenzie matrimoniali. Per bar, pasticcerie e gelaterie presenti in zone rosse e arancioni, il ristoro passa dal 150% al 200%.
Il nuovo provvedimento dedica misure specifiche anche al terzo settore. Organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni senza scopo di lucro non rientrano tra i beneficiari del contributo a fondo perduto e dunque saranno destinatari di un fondo straordinario.
Ristori Bis: sospesi contribuiti Inps
L’erogazione del contributo previsto dal nuovo decreto Ristori bis seguirà la stessa procedura utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per i fondi previsti dal Rilancio e per quelli introdotti dal decreto Ristori. Infine le novità per quanto riguarda la sospensione dei contributi Inps. In questo caso bisogna fare riferimento alla lista delle attività indicate dal decreto Ristori. Vediamo dunque che per le attività che operano nelle zone gialle è prevista la sospensione dei contributi dovuti dai datori di lavoro per il mese di novembre. Le attività delle zone rosse e arancioni vedranno estendere l’agevolazione anche al mese di dicembre 2020.
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